Dopo più di 1 anno di meticoloso lavoro preparatorio, di serate informative, di sondaggi e di contatti con gli amministratori comunali, nel 2006 e più precisamente il 1 luglio viene introdotta la tassa sul sacco a livello consortile.
Il Consiglio consortile, infatti, nella seduta del 18.05.2005, ripaga gli sforzi profusi approvando all’unanimità gli atti presentati (Regolamento consortile sull’introduzione della tassa sul sacco e modifiche statutarie) necessari e indispensabili per poter introdurre il nuovo sistema di tassazione dello smaltimento dei RSU, retto dal principio di causalità, sancito dalle legislazioni federali e cantonali.
A livello svizzero e cantonale (sono diversi i Comuni e gli Enti che hanno già introdotto autonomamente la tassa sul sacco) si può constatare come l’applicazione di tasse conformi al principio di causalità riduca la quantità dei rifiuti da smaltire negli impianti d’incenerimento ed incoraggi la raccolta separata, a tutto vantaggio dell’ambiente e, non da ultimo, anche delle finanze.
Il riciclaggio dei rifiuti, nella misura in cui risulti meno inquinante per l’ambiente rispetto alla loro termodistruzione, costituisce un obiettivo importante della politica in materia di gestione dei rifiuti ed un efficace mezzo per risparmiare energia e materie prime. Già a partire dal 1997 vien introdotta una legge che prevede l’obbligo del finanziamento dello smaltimento dei rifiuti urbani conforme al principio citato. Di fatto si vuole che i costi vengano assunti da chi ne è la causa.
Il nuovo sistema promuove nei cittadini una consapevolezza ed una nuova coscienza ecologica, portando a risultati importanti, positivi e convincenti.
Possiamo affermare che gli obiettivi…
- ridurre il volume dei rifiuti destinati all'incenerimento
- incentivare la raccolta separata e il riciclaggio rifiuti
- risparmiare energia e materie prime
- ridurre i costi di smaltimento
- diminuire i costi di raccolta e di gestione del CNU
Non sono solo stati raggiunti, BENSI’ SUPERATI!!!
I risultati ottenuti lo confermano!
Riduzione di circa il 50% della quantità dei rifiuti urbani combustibili non riciclabili (RSU) prodotti, dalle 7'600 tonnellate annuali si è passati a circa 3'900 tonnellate.
L’incentivo economico, intrinseco nella tassa proporzionale al volume, induce la popolazione e le aziende a separare meglio i rifiuti riciclabili da quelli non riciclabili e come diretta conseguenza le tonnellate di RSU da incenerire diminuiscono notevolmente.
La disciplina e la collaborazione dell’utenza rivestono dunque un ruolo determinante per il raggiungimento degli obiettivi.
Il 2006 segna quindi una modifica sostanziale delle competenze comunali delegate e in particolare delle modalità di finanziamento del Consorzio.
A partire dal 1 luglio 2006 i costi di smaltimento dei RSU vengono infatti finanziati direttamente dall’utente, in base al principio di causalità, mediante i proventi della vendita degli imballaggi ufficiali (tassa sul sacco).
Nota bene
Costi di smaltimento 2005: fr. 255.10/ton. (iva esclusa)
Costi di smaltimento 2011: fr. 175.00/ton. (iva esclusa)
BASI LEGALI
Legge federale sulla protezione dell’ambiente (LPAmb) del 7 ottobre 1983.
Ordinanza tecnica sui rifiuti (OTR) del 10 dicembre 1990.
Legge cantonale di applicazione della legge federale contro l’inquinamento delle acque (LALIA).
Direttiva dell’ufficio federale dell’ambiente, foreste e paesaggio (UFAFP) sul finanziamento conforme al principio di causalità dello smaltimento dei rifiuti.
In queste leggi e direttive trova fondamento il principio di causalità, riassunto con lo slogan “chi inquina paga” e stabilisce che le spese delle misure prese secondo le citate leggi sono sostenute da chi ne è la causa.
LE TASSE A CARICO DEGLI UTENTI SONO SUDDIVISE IN:
Tassa sul sacco e sui contenitori Copre i costi di smaltimento dei rifiuti urbani combustibili non riciclabili e, nel limite del possibile, una parte dei costi di raccolta e di gestione del CNU. Viene riscossa dal CNU tramite la vendita dei sacchi ufficiali e/o dei braccialetti per i cassonetti. La tassa è uguale in tutto il comprensorio del CNU.
Tassa base Finanzia i costi rimanenti della gestione dei rifiuti. Viene riscossa dai Comuni. L’ammontare e il metodo d’imposizione sono di esclusiva competenza comunale.
Altre tasse proporzionali alla quantità
Possono essere stabilite dai Comuni e finanziano i costi di eliminazione di taluni rifiuti per i quali un Comune ha ritenuto opportuno applicare il principio di causalità.
Vengono riscosse dai Comuni. L’entità di queste tasse, le modalità di riscossione e di attuazione sono disciplinate dai Comuni.
SACCO UFFICIALE - BRACCIALETTI
Il sacco CNU deve essere acquistato presso i punti di vendita ufficiali (negozi, centri commerciali, grandi magazzini, Uffici postali, Uffici comunali,…) ubicati nei Comuni delle Tre Valli link punti vendita. I braccialetti per i contenitori possono essere acquistati solo presso il CNU link formulario ordinazione braccialetti. Coloro che, previa autorizzazione del Comune, faranno uso di questo sistema potranno depositare i rifiuti in sacchi non ufficiali. In questi casi il cassonetto sarà vuotato solo se chiuso e sigillato con l’apposito braccialetto. Sacchi ufficiali da 200 litri (per recipienti e bidoni nei luoghi pubblici, per eventi e manifestazioni speciali quali Carnevale, Festa del 1° agosto, Feste varie,…) sono messi in vendita solo dal CNU.
COSA METTERE NEL SACCO
Rifiuti urbani combustibili non riciclabili Imballaggi non riciclabili per generi alimentari e bibite Imballaggi e oggetti di plastica (flaconi per detergenti e shampoo, barattoli, tubetti,…) Pannolini, assorbenti igienici, fazzoletti e tovaglioli di carta Sacchetti per aspirapolvere
Tetra pack (cartoni del latte,…) Lampadine elettriche (Halogen ECO, lampadine a incandescenza tradizionali)
Ovatta, bastoncini orecchie, calze nylon, lamette della barba, articoli igienici,…
Sabbia per gatti Altro (vedi regolamento comunale)
COSA NON METTERE NEL SACCO
Rifiuti urbani riciclabili Rifiuti adatti al compostaggio provenienti da cucine e giardini (compostaggio privato e/o comunale) Imballaggi in vetro, bottiglie, vetro cavo per generi alimentari,… (contenitori appositi) PET, bottiglie e imballaggi in PET (contenitori appositi) Carta e cartone (giri di raccolta e/o punti di raccolta e/o contenitori appositi) Imballaggi in alluminio, lattine, vaschette e tubetti (contenitori appositi) Imballaggi in latta bianca e in latta d’acciaio (contenitori appositi) Oli e grassi minerali e vegetali (contenitori appositi) Rifiuti in metallo, rottame (contenitori appositi e/o servizio di raccolta) Tessili riutilizzabili (contenitori appositi) Calzature, guanti e borse ancora riutilizzabili (contenitori appositi) Pneumatici (rivenditori) Pile e accumulatori (rivenditori e/o contenitori appositi) Rifiuti speciali: pile e batterie, oli minerali, vernici e diluenti, medicinali, veleni, oli e grassi, liquidi fotografici, tubi fluorescenti, lampadine a risparmio energetico, lampadine LED, lampadine fluorescenti… (Servizio annuale CNU e/o consegna magazzino RS CNU e/o rivenditori)
Altro (Vedi regolamento comunale)
COSA E’ VIETATO E QUALI LE CONSEGUENZE?
Usare sacchi e braccialetti non ufficiali…si contribuisce all’aumento dei costi di smaltimento e si manca di rispetto verso il prossimo.
Incenerire rifiuti individualmente…si produce maggior inquinamento dell’aria. 1 kg di rifiuti bruciati nel camino di casa inquina come 1000 kg eliminati negli impianti di incenerimento autorizzati!
Abbandonare i rifiuti nel territorio, fonte di inquinamento, danni all’ambiente naturale e aumento dei costi.
QUANTO COSTA (Modifiche prezzi dal 1.1.2019 con introduzione TsS cantonale)
Tassa base Secondo i regolamenti dei singoli Comuni. Altre tasse proporzionali alle quantità Secondo i regolamenti dei singoli Comuni.