Le forti e intense precipitazioni di martedì 3 ottobre causano un importante scoscendimento dalla montagna nella zona dove il Consorzio ha le rimesse per gli autocarri di raccolta e il magazzino per rifiuti speciali.
L’enorme quantità di materiale franato e l’acqua invadono e sommergono completamente gli edifici sopra menzionati, rendendoli inagibili.
Anche i veicoli di servizio posteggiati all’interno del magazzino risultano quindi inservibili.
Si tratta sicuramente di un evento straordinario ed eccezionale. Basti pensare che in 23 ore sono caduti 195 ml. di acqua al mc di cui 160 durante le 16.20 e le 20.30 di martedì 3.10.2006. Indicativamente, tenendo conto del bacino imbrifero del riale Val Scura, si stima che il riale ha trasportato circa 28 mc/sec solo di acqua, senza tener conto del materiale che è stato trasportato a valle.
L’evento lascia nello sconforto Delegazione e maestranze di fronte a cotanta distruzione, ma nel contempo suscita un senso di solidarietà e determinazione a ripartire praticamente dal nulla per ricostruire e organizzare le nuove strutture logistiche e operative del CNU.
Non possiamo non evidenziare gli inconvenienti, le difficoltà, i disagi,… con i quali la Delegazione consortile, gli organi amministrativi e il personale d’esercizio sono confrontati nella gestione delle conseguenze dell’alluvione.
La priorità degli interventi è riservata:
- al ripristino del corso naturale del Riale Val Scura dai piedi della cascata fino all’attraversamento della linea FFS;
- allo sgombero del materiale che ha invaso e reso intransitabile la strada cantonale (Via Chiasso), tra l’imbocco della via alla Centrale e la curva della giustizia.
Successivamente iniziano i lavori di:
- ripristino della via alla Centrale per rendere agibile l’accesso all’officina del CNU.
Si prosegue con:
- i lavori per liberare dal materiale il piazzale e le strutture del CNU, l’Ecocentro del Comune di Biasca e i sedimi del Patriziato.
Il noleggio tempestivo di 4 autocarri di raccolta permette di garantire il servizio senza interruzioni.
In seguito iniziano le ricerche per l’acquisto di veicoli di servizio d’occasione con il coinvolgimento di tutti gli importatori di veicoli pesanti.
Le intense ricerche, e qui una nota di merito va attribuita al capo officina, signor Guglielmazzi, permettono al Consorzio di acquistare 3 autocarri di raccolta d’occasione.
Nel frattempo il Consorzio pubblica il concorso per la fornitura di 4 nuovi autocarri e un furgone di servizio, in quanto i tempi di fornitura sono piuttosto lunghi (almeno 6 mesi).
Trascorsi i primi giorni di incertezza, l’impegno è rivolto alla ricerca, sia a Biasca, sia nei comuni limitrofi, di una sistemazione provvisoria ma consona alle nostre necessità. Delle 6 soluzioni esaminate nessuna si dimostra adatta o disponibile. E’ quindi necessario rimettere in discussione l’ipotesi di un ripristino della vecchia sede. Ipotesi che in un primo momento è stata abbandonata perché, dato lo stato di pericolo che ancora incombeva sulla zona, nessuna autorità avrebbe mai potuto concedere la licenza edilizia. Nel frattempo, con considerevole tempismo e non minor impegno, tanto il comune di Biasca quanto il Cantone, hanno dato avvio alle complesse procedure indispensabili per la messa in cantiere dei lavori di premunizione nella zona alta del riale e del ripristino della capacità di ritenuta del terrapieno realizzato oltre un secolo fa.
L’esecuzione di queste opere permette di ottenere un grado di rischio accettabile, premessa indispensabile per l’ottenimento dell’autorizzazione a riedificare.
A quel momento la Delegazione consortile può conferire all’architetto la progettazione dei lavori.
In attesa di trovare la struttura adeguata per l’insediamento temporaneo dell’officina, gli autocarri di raccolta vengono parcheggiati all’interno dell’attuale rimessa. Tuttavia per evidenti ragioni di sicurezza questa soluzione provvisoria non può e non deve protrarsi a lungo.
Inoltre, per fornire agli operai una struttura adeguata e riscaldata, viene posato un prefabbricato modulare (box di cantiere), che potrà essere riutilizzato anche in futuro quale deposito, magazzino, ufficio,… .
Vengono individuate diverse possibilità per l’insediamento provvisorio dell’officina. Tutte le strutture sono oggetto di approfonditi sopralluoghi ma purtroppo, come prevedibile, le ricerche di una sede che risponda alle esigenze tecniche-economiche del CNU non danno frutto.
Alcune strutture visionate non soddisfano le esigenze logistiche e tecniche, altre richiedono degli investimenti iniziali importanti per adeguare le strutture ai nostri bisogni, altre ancora chiedono un canone di locazione eccessivo.
Dopo diverse trattative il Consorzio ottiene la risposta affermativa da parte delle FFS per la locazione provvisoria del capannone Hupak a Biasca.
La struttura rappresenta sicuramente una valida soluzione per far fronte ai nostri fabbisogni.
Lo stabile, che è in grado di assicurare il ricovero di tutti i veicoli di servizio, dispone di una fossa di lavoro che permette di effettuare quelle riparazioni e revisioni che possiamo assumere in proprio.
Lo spazio a disposizione consente pure di risolvere il problema logistico del personale.
Parallelamente al rinnovo del parco veicoli vengono acquistati le attrezzature ed i macchinari per l’officina nonché per la logistica del personale, indispensabili per assicurare la gestione dei compiti di servizio delegati al CNU.
Dopo l’alluvione del 3.10.2006 il magazzino regionale per rifiuti speciali viene riaperto alle economie domestiche il 1 settembre 2007.
Le opere di riattazione a ampliamento delle rimesse-officina iniziano il 4 maggio 2009 e terminano in marzo 2010, tuttavia la struttura torna operativa già a partire dal 22 dicembre 2009.
I lavori di ristrutturazione e di ampliamento si sono suddivisi in tre parti:
- riattazione delle sei campate rimaste dopo l’alluvione;
- demolizione delle parti dello stabile danneggiato;
- costruzione a nuovo dell’officina e del lavaggio.
Per la costruzione esistente si ricorre alla manutenzione e all’integrazione di elementi mancanti, portoni, … per la parte nuova si fa capo a una soluzione prefabbricata di tipo industriale.
Il 1 settembre 2010 sono inaugurate le nuove rimesse-magazzini del CNU.
La nuova sede garantisce uno sfruttamento ottimale del sedime mette il Consorzio nelle condizioni idonee per assicurare un adeguato supporto organizzativo e soddisfare le esigenze di servizio.